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Il progetto Spantik Lab Mountain Laboratory for Climate Research trasformerà per il prossimi tre anni il ghiacciaio Chogo Lungma, con lo Spantik (7.027 m) alla sua sommità, in un vero e proprio laboratorio all'aperto. Qui, EvK2CNR, insieme ai suoi partner, concentrerà le sue iniziative, raccogliendo dati scientifici sui ghiacciai, la disponibilità idrica e la qualità dell'aria.
Le ricerche previste nell'ambito di SPANTIK LAB ruoteranno attorno a glaciologia, clima e telerilevamento, al Progetto Ice Memory e all’Interazione Ghiacciaio-Atmosfera sul ghiacciaio e si pone quattro obiettivi principali:
La missione, che partirà dall'Italia oggi 3 luglio 2025, sarà composta da dieci membri: Maurizio Gallo (EvK2CNR), Francesca Da Polenza (EvK2CNR), Giampietro Verza (EvK2CNR), Davide Fugazza (UniMi), Cecilia Almagione (UniMi), Anees Ahmad (UniMI), Nicolas Guyennon (CNR ISP), Jacopo Gabrieli (CNR ISP), Luca Di Liberto (CNR ISAC), Paolo Conz (guida alpina). A loro, una volta arrivati in Pakistan, si uniranno ricercatori e tecnici dei partner locali, tra cui: Karakorum International University, University of Baltistan, the Gilgit-Baltistan Disaster Management Authority (GBDMA) ed EPA Pakistan.
Le attività sul campo inizieranno indicativamente tra il 6 e il 7 luglio, con l'arrivo del gruppo ad Arandu, situato a 2.850 metri, e si prolungheranno fino al 26 di luglio. Il villaggio è tra il ghiacciaio di Chogo Lungma, che scende dai 7.027 metri dello Spantik Peak fino a meno di 500 metri dal villaggio, e un ghiacciaio minore, appena sotto il villaggio, che chiude la strada verso valle.
Il gruppo si dividerà in tre squadre operative, che si muoveranno nella zona compresa tra Arandu e il campo base dello Spantik Peak a 4.300 metri.
Il primo gruppo composto da Davide Fugazza, Anees Ahmad, Cecilia Almagione, Maurizio Gallo, Francesca Da Polenza, Giampietro Verza si concentrerà sulle attività legate al modellazione glaciale, le azioni principali saranno volte a:
Il secondo gruppo con Luca Di Liberto, con il supporto di Giampietro Verza, si occuperà di qualità dell'aria outdoor e nello specifico:
- Installazione di una stazione ARES - Autonomous Remote Environmental Station, un nuovo e sofisticato sistema di monitoraggio messo a punto da PROAMBIENTE Tecnopolo Bologna-CNR unitamente a EvK2CNR, INKODE, CNR ISAC e col supporto del DSSTTA - CNR nell'ambito del PNRR Vitality. Il sistema, autonomo da un punto di vista energetico, potrà analizzare parametri relativi a:
Particolato atmosferico – distribuzione granulometrica
Ozono
Anidride carbonica + Vapore acqueo
Black Carbon
Dati meteorologici
In particolare, i dati raccolti da ARES potranno fornire indicazioni su:
- le interazioni tra la variabilità della composizione atmosferica nel Karakorum e il sistema monsonico indiano
- quali siano gli impatti degli inquinanti atmosferici sul clima e la criosfera HKKH
- come variano le concentrazioni dei Short-Lived Climate Forcers and Pollutants (SLCF/P) nella catena del Karakorum su scale stagionali e interannuali
- caratterizzare le principali fonti antropiche e naturali di SLCF/P nella regione del Karakorum, ed i processi di trasporto in alta quota
- quali siano gli impatti degli SLCF/P sulla dinamica climatica regionale e sulla criosfera HKKH
Attraverso le misure in-situ di BC e particolato (PM) si potrà caratterizzare la composizione atmosferica: questi inquinanti, frequentemente prodotti dalla combustione di biomassa e combustibili fossili negli insediamenti montani e di pianura, sono poi trasportati dalle dinamiche delle brezze montane e possono raggiungere i ghiacciai del Karakorum, depositandosi su di essi con impatti negativi sulla crisofera. Al tempo stesso questi inquinanti presenti in atmosfera producono impatti negativi sia sul clima che sulla salute.
Il terzo gruppo con Jacopo Gabrieli, Nicolas Guyennon e Paolo Conz si concentrerà sul fare una prima valutazione dell’ambiente dove dall’anno prossimo verranno organizzati i carotaggi del ghiacciaio utili per valutare lo stato di conservazione dei record paleo-climatici e paleo-ambientali. Nel contempo, per indagare il cosiddetto “glacier cooling effect”, verranno installate due stazioni AWS compatte sulla superficie glaciale (una al campo base e una a metà ghiacciaio)
“Questa missione - dichiara Agostino Da Polenza Presidente Associazione EvK2CNR – ha l’obiettivo di approfondire la conoscenza sulla criosfera, i processi climatici nel Karakorum e il loro impatto sulle risorse idriche. Grazie alla collaborazione con prestigiosi enti di ricerca italiani e pakistani, tra cui l’Università degli Studi di Milano, il CNR, la Karakorum International University, University of Baltistan e le organizzazioni governative pakistane coinvolte, SPANTIK Lab fornirà dati cruciali per sviluppare strategie di adattamento e mitigazione, coinvolgendo attivamente le comunità locali.
Le attività sul campo, che includeranno monitoraggi glaciologici, analisi della qualità dell’aria e il fondamentale contributo al progetto Ice Memory, non solo accresceranno la comprensione scientifica dei fenomeni climatici, ma promuoveranno anche una gestione sostenibile delle risorse naturali. L’installazione di stazioni avanzate per il monitoraggio della qualità dell'aria e del clima, come ARES, e lo studio degli inquinanti atmosferici e climalteranti consentiranno di valutare l’impatto delle attività umane sugli ecosistemi montani, contribuendo a politiche ambientali più consapevoli.
SPANTIK Lab è un esempio concreto di come la scienza possa essere al servizio della sostenibilità, unendo innovazione tecnologica, cooperazione internazionale e impegno per la salvaguardia del nostro pianeta. Questo progetto non solo rafforza il ruolo dell’EvK2CNR come punto di riferimento per la ricerca in alta quota, ma dimostra come la collaborazione tra istituzioni e comunità locali sia essenziale per affrontare le sfide globali del clima.
Un ringraziamento speciale va a tutti i ricercatori, tecnici e partner coinvolti, la cui dedizione renderà possibile questa impresa scientifica. Il loro lavoro ci avvicinerà a soluzioni concrete per un futuro più sostenibile."
SPANTIK Lab: The first scientific mission of the three-year project promoted by EvK2CNR starts! The research planned under SPANTIK LAB will revolve around glaciology, climate, remote sensing, the Ice Memory Project, and Glacier-Atmosphere Interactions, with four main objectives: The expedition, departing from Italy today, July 3, 2025, will consist of ten members: Maurizio Gallo (EvK2CNR), Francesca Da Polenza (EvK2CNR), Giampietro Verza (EvK2CNR), Davide Fugazza (UniMi), Cecilia Almagione (UniMi), Anees Ahmad (UniMi), Nicolas Guyennon (CNR ISP), Jacopo Gabrieli (CNR ISP), Luca Di Liberto (CNR ISAC), and Paolo Conz (mountain guide). Upon arrival in Pakistan, they will be joined by researchers and technicians from local partners, including Karakorum International University, University of Baltistan, the Gilgit-Baltistan Disaster Management Authority (GBDMA), and EPA Pakistan. Field activities are expected to begin between July 6 and 7, with the team’s arrival in Arandu (2,850 m), and will continue until July 26. The village lies between the Chogo Lungma Glacier, which descends from the 7,027 m Spantik Peak to within 500 m of the settlement, and a smaller glacier just below the village, blocking the path downstream. The team will split into three operational groups, working in the area between Arandu and the Spantik Peak base camp (4,300 m). The first group (Davide Fugazza, Anees Ahmad, Cecilia Almagione, Maurizio Gallo, Francesca Da Polenza, Giampietro Verza) will focus on glacier modeling, with key activities including: The second group (Luca Di Liberto, Giampietro Verza) will focus on outdoor air quality, specifically: The ARES data will provide insights into: Through in-situ measurements of black carbon (BC) and particulate matter (PM), it will be possible to characterize atmospheric composition. These pollutants, often produced by the combustion of biomass and fossil fuels in both mountain and lowland settlements, are transported by mountain breeze dynamics and can reach the glaciers of the Karakoram, depositing on them with negative impacts on the cryosphere. At the same time, these atmospheric pollutants also have harmful effects on both climate and human health. The third group (Jacopo Gabrieli, Nicolas Guyennon, Paolo Conz) will conduct preliminary assessments of the site for future ice core drilling (starting next year) to evaluate paleoclimatic and paleoenvironmental records. Additionally, to study the "glacier cooling effect," two compact AWS stations will be installed on the glacier surface (one at the base camp and one mid-glacier). Agostino Da Polenza, President of the EvK2CNR Association, stated: Field activities, including glaciological monitoring, air quality analysis, and contributions to the Ice Memory Project, will not only advance scientific knowledge of climate phenomena but also promote sustainable natural resource management. The installation of advanced air quality and climate monitoring stations, such as ARES, along with the study of atmospheric and climate-altering pollutants, will assess human impacts on mountain ecosystems, supporting more informed environmental policies. SPANTIK Lab exemplifies how science can serve sustainability, combining technological innovation, international cooperation, and commitment to safeguarding our planet. This project reinforces EvK2CNR’s role as a leader in high-altitude research while demonstrating how collaboration between institutions and local communities is essential to addressing global climate challenges. A special thanks to all researchers, technicians, and partners involved—their dedication will make this scientific endeavor possible. Their work brings us closer to concrete solutions for a more sustainable future."
The Spantik Lab Mountain Laboratory for Climate Research will transform the Chogo Lungma Glacier, crowned by Spantik Peak (7,027 m), into an open-air laboratory over the next three years. Here, EvK2CNR, together with its partners, will focus its initiatives, collecting scientific data on glaciers, water availability, and air quality.
"This mission aims to deepen our understanding of the cryosphere, climatic processes in the Karakoram, and their impact on water resources. Thanks to collaboration with leading Italian and Pakistani institutions—including the University of Milan, CNR, Karakorum International University, University of Baltistan, and involved Pakistani government agencies—SPANTIK Lab will provide crucial data to develop adaptation and mitigation strategies, actively engaging local communities.