Tra Arandu e CB a 4.300 mt



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Arandu, Pakistan
 – La missione SPANTIK Lab ha affrontato una serata difficoltosa, con una violenta tempesta di sabbia che ha messo alla prova la resistenza del campo: tende divelte, alberi sradicati e disagi per la squadra. Nonostante le avversità, l’operatività della spedizione non si è fermata.

Due Squadre in Azione all’Alba

Per evitare le ore più calde, alle 4:30 del mattino due team hanno lasciato il villaggio di Arandu dirigendosi verso le rispettive destinazioni.

  • Primo Team: Monitoraggio Glaciale
    Maurizio Gallo (EvK2CNR), Francesca Da Polenza (EvK2CNR), Davide Fugazza (UniMi), Cecilia Almagioni (UniMi), Anees Ahmad (UniMi), Qurat-ul-Ain Ahmad (GCISC/MoCC) e due ricercatori del KIU (Karakoram International University) hanno lavorato sul ghiacciaio a 3.000 metri, installando con una carotatrice a vapore cinque paline ablatometriche. Questi strumenti misureranno la fusione glaciale nel tempo, fornendo dati cruciali sull’impatto del cambiamento climatico. Il gruppo verificherà il lavoro al rientro dal Campo Base (CB) tra circa dieci giorni.
  • Secondo Team: Verso il Campo Intermedio
    Nicolas Guyennon (CNR IIRSA), Jacopo Gabrieli (CNR ISP) e la guida alpina Paolo Conz hanno intrapreso un percorso più lungo per raggiungere il campo intermedio, in preparazione della salita al Campo Base a 4.300 metri, prevista per domani.

Innovazione Tecnologica nel Villaggio di Arandu

Mentre i team avanzavano verso le quote più elevate, ad Arandu sono proseguite le attività di ricerca all’avanguardia:

Luca Di Liberto (CNR ISAC) ha avviato i test del sistema IHEMS (Indoor Health and Environment Monitoring System), una soluzione innovativa sviluppata per monitorare simultaneamente:

    • Inquinamento ambientale: concentrazioni di polveri sottili, Black Carbon e CO2 con strumentazione ad alta precisione.
    • Parametri fisiologici: attraverso un dispositivo indossabile che rileva saturazione dell’ossigeno, frequenza cardiaca (ECG, HRV), respiro e temperatura cutanea.

Questo progetto rientra in VITALITY – un ecosistema di innovazione finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca (PNRR), coordinato da R13 TECHNOLOGY S.r.l., con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’aria e la salute in ambienti confinati.

Gianpietro Verza (EvK2CNR) ha completato l’installazione di una stazione meteorologica CAE, progettata per resistere a condizioni estreme.
"L’installazione richiede una posizione accurata, calibrazione dei sensori e verifica della trasmissione dati", spiega Verza. La stazione registrerà temperatura, umidità, pressione, vento e precipitazioni, contribuendo alla ricerca sul clima in alta quota.

Prossimi Passi

Nei prossimi giorni, il team proseguirà verso il Campo Base dello Spantik (4.300 m), mentre i ricercatori ad Arandu continueranno a raccogliere dati ambientali e fisiologici.

SPANTIK Lab conferma ancora una volta l’importanza della collaborazione scientifica internazionale e dell’innovazione tecnologica nello studio degli ecosistemi montani e del cambiamento climatico.

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Arandu, Pakistan – The SPANTIK Lab mission faced a challenging evening as a violent sandstorm put the camp’s resilience to the test: tents torn apart, uprooted trees, and discomfort for the team. Despite the adversity, the expedition’s operations did not stop.

Two Teams in Action at Dawn

To avoid the hottest hours, two teams departed the village of Arandu at 4:30 AM, heading toward their respective destinations.

First Team: Glacier Monitoring
Maurizio Gallo (EvK2CNR), Francesca Da Polenza (EvK2CNR),Davide Fugazza (UniMi), Cecilia Almagioni (UniMi), Anees Ahmad (UniMi), Qurat-ul-Ain Ahmad (GCISC/MoCC) and two researchers from KIU (Karakoram International University) worked on the glacier at 3,000 meters, installing five ablation stakes using a steam drill. These instruments will measure glacial melt over time, providing crucial data on the impact of climate change. The group will verify the work upon their return from Base Camp (BC) in about ten days.

Second Team: Toward the Intermediate Camp
Nicolas Guyennon (CNR IRSA), Jacopo Gabrieli (CNR ISP), and mountain guide Paolo Conz embarked on a longer route to reach the intermediate camp, preparing for tomorrow’s ascent to Base Camp at 4,300 meters.

Technological Innovation in Arandu Village

While the teams advanced to higher altitudes, cutting-edge research continued in Arandu:

Luca Di Liberto (CNR ISAC) began testing the IHEMS (Indoor Health and Environment Monitoring System), an innovative solution developed to simultaneously monitor:

    • Environmental pollution: Fine particulate matter, Black Carbon, and CO2 concentrations using high-precision instruments.

    • Physiological parameters: Through a wearable device tracking oxygen saturation, heart rate (ECG, HRV), breathing, and skin temperature.
      This project is part of VITALITY—an innovation ecosystem funded by the Italian Ministry of Universities and Research (PNRR), coordinated by R13 TECHNOLOGY S.r.l., aimed at improving air quality and health in confined spaces.

Gianpietro Verza (EvK2CNR) completed the installation of a CAE weather station, designed to withstand extreme conditions.
"The installation requires precise positioning, sensor calibration, and data transmission checks,"explains Verza. The station will record temperature, humidity, pressure, wind, and precipitation, contributing to high-altitude climate research.

Next Steps

In the coming days, the team will proceed toward Spantik Base Camp (4,300 m), while researchers in Arandu will continue collecting environmental and physiological data.

SPANTIK Lab once again highlights the importance of international scientific collaboration and technological innovation in studying mountain ecosystems and climate change.

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