Originariamente avviato come Progetto integrato nell’ambito delle Scienze Ambientali e della Terra nelle regioni di alta quota dell’Himalaya - Karakorum, SHARE, con l’epansione delle attività di ricerca anche in Europa, Africa e in futuro anche in Sud America, risponde sempre più ad una richiesta internazionale di informazioni sugli impatti del cambiamento climatico in particolare nelle regioni montane.
Secondo il rapporto IPCC 2007, il cambiamento climatico su scala planetaria minaccia gli equilibri degli ecosistemi e, di conseguenza, la vita sulla Terra. Per affrontare questa situazione e assicurare la gestione delle nostre risorse naturali in modo adeguato e sostenibile, i governi e gli altri stakeholder, in particolare nei paesi in via di sviluppo, necessitano urgentemente di poter accedere a fonti informative obiettive che descrivano lo stato attuale del clima e delle sue modificazioni rispetto ai fenomeni in corso. Numerose agenzie internazionali si stanno pertanto impegnando nel valutare quali siano le azioni da intraprendere per ridurre il riscaldamento globale e le possibili strategie di adattamento e mitigazione da elaborare per quanto concerne le potenziali conseguenze ambientali e socio-economiche.
Data la riconosciuta fragilità degli ecosistemi montani e la loro influenza sui processi globali, i dati ambientali raccolti in queste aree hanno un valore unico. Le montagne inoltre rappresentano più del 25% della superficie terrestre e costituiscono una risorsa unica di energia, biodiversità, minerali, foreste e agricoltura, fondamentali per la sopravvivenza delle popolazioni. Inoltre, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite in una recente risoluzione ha definito le montagne piattaforme ideali per lo studio dei cambiamenti climatici, promuovendo un rafforzamento della ricerca in queste aree. Le conoscenze accumulate attraverso SHARE nell’ambito di studi su atmosfera e meteorologia, glaciologia, idrologia e limnologia, geofisica e rischi naturali, si dimostrano essenziali nel fornire un supporto ai processi programmatici e decisionali, supportando una maggiore comprensione degli effetti dei cambiamenti climatici a livello locale, regionale e globale.
Le attività di monitoraggio permettono una più ampia conoscenza spazio-temporale dell’intero sistema ambientale, fondamentale per valutare i cambiamenti climatici. Le reti di misura devono oggi tenere in considerazione le complesse interazioni tra le componenti dell’ecosfera attraverso un approccio di ricerca integrata. Esistono già numerosi network di monitoraggio che raccolgono dati climatici, atmosferici e terrestri, quali:
- Progetto Atmospheric Brown Clouds (ABC) – UNEP
- AErosol Robotic NETwork (AREAONET) – NASA
- Coordinated Energy and Water Cycle Observation Project (CEOP) – WMO
- Global Atmosphere Watch (GAW) – WMO
- Global Land Ice Measurement from Space (GLIMS) – NASA
- Global Seismographic Network (GSN)
- International GNSS (Global Navigation Satellite System) Service (IGS)
- International Long-term Ecological Research Network (ILTER)
Il sistema di monitoraggio e ricerca ambientale SHARE raccoglie importanti dati in alta quota, tutt’oggi ancora scarsamente disponibili e partecipa a numerosi progetti di monitoraggio internazionali (UNEP-ABC, GAW-WMO, CEOP-WMO, ILTER…) Particolarmente importanti sono le informazioni relative a parametri meteo-climatici, misure di composizione chimica dell’atmosfera, analisi limnologiche e paleolimnologiche sui laghi d’alta quota, misure glaciologiche e determinazioni precise delle coordinate della superficie terrestre. Per meglio rispondere alle problematiche ambientali globali, SHARE ha allargato il suo network oltre l’Asia (Nepal e Pakistan) includendo stazioni in Africa (Uganda) ed Europa (Italia e altri Paesi della Comunità Europea), con prospettive future di espansione in Sud America.
OBIETTIVI
- Contribuire allo studio degli impatti e delle strategie di adattamento ai cambiamenti climatici, con particolare riguardo alla salvaguardia delle risorse idriche, alla conservazione della biodiversità e degli ecosistemi fragili e alla sicurezza alimentare
- Mettere a disposizione dei governi e delle agenzie internazionali conoscenze nuove e più complete riguardanti il cambiamento climatico e le sue conseguenze a livello locale, regionale e globale
STATO ATTUALE DI AVANZAMENTO DEL PROGETTO
I siti di monitoraggio attualmente inclusi nel nel network SHARE sono elencati di seguito:
Siti d’Installazione | Nazione/Continente | Stazione |
Caratteristiche
|
Altitudine (m s.l.m.) | |
Monte Cimone (Appennini Settentrionali) |
Italia
|
Europa
|
Stazione di monitoraggio atmosferico |
2.165
|
|
Ghiacciao dei Forni (Alpi Centrali, Valtellina) |
Italia
|
Europa
|
-
|
Stazione meteorologica automatica
|
2.669
|
Ghiacciaio Dosdè (Alpi Centrali, Valtellina)
|
Italia
|
Europa
|
-
|
Stazione meteorologica automatica
|
2.740
|
Ghiacciao del Gigante (Monte Bianco, Alpi)
|
Italia
|
Europa
|
-
|
Stazione meteorologica automatica
|
3.500
|
Laboratorio Osservatorio Piramide (Lobuche, Valle del Khumbu) |
Nepal
|
Asia
|
Stazione di monitoraggio atmosferico
|
5.,079
|
|
GPS Master
|
stazione GPS
|
5.,050
|
|||
AWS0, AWS1; AWS CEOP
|
Stazione meteorologica automatica
|
5.050
|
|||
DORIS
|
Stazione Orbitografica
|
5.050
|
|||
Pheriche (Valle del Khumbu) |
Nepal
|
Asia
|
AWS2
|
Stazione meteorologica automatica
|
4.258
|
Namche Bazaar (SagarmathaNational Park Head Quarter, Valle del Khumbu) |
Nepal
|
Asia
|
AWS NP
|
Stazione meteorologica automatica
|
3.560
|
Lukla (Valle del Khumbu)
|
Nepal
|
Asia
|
AWS3
|
Stazione meteorologica automatica
|
2.660
|
Kala Patthar (Valle del Khumbu) |
Nepal
|
Asia
|
AWS-KP
|
Stazione meteorologica automatica
|
5.,600
|
Monte Everest Colle Sud
|
Nepal
|
Asia
|
AWS-CS
|
Stazione meteorologica automatica
|
8.000
|
Urdukas (Ghiacciao Baltoro, Baltistan)
|
Pakistan
|
Asia
|
AWS PK1
|
Stazione meteorologica automatica
|
3.926
|
Askole (Baltistan, Pakistan)
|
Pakistan
|
Asia
|
AWS PK2
|
Stazione meteorologica automatica
|
3.015
|
Monte Rwenzori (Ghiacciaio Elena)
|
Uganda
|
Africa
|
AWS RW
|
Stazione meteorologica automatica
|
4.700
|
Tutte le stazioni effettuano misure in continuo. Un team multidisciplinare di ricercatori si occupa dell’elaborazione dei dati per la successiva pubblicazione e divulgazione a livello internazionale.
La stazione di Ricerca “Ottavio Vittori” del Monte Cimone è una stazione regionale della rete mondiale GAW-WMO, dove si eseguono misure di gas serra e gas in traccia, radioattività naturale, aerosol, bioaerosol (spore e pollini), NO2 e O3 totali, profili verticali NO2, fotometria solare, radiazione cosmica, parametri meteo.
Il laboratorio NCO-P (Nepal Climate Observatory – Pyramid) raccoglie inoltre dati sulla composizione atmosferica della regione Himalayana che vengono trasmessi via satellite in tempo reale in Italia. Questo sito fa parte del Progetto ABC di UNEP e della rete GAW-WMO come Everest-Pyramid station.
Le stazioni in Nepal e Pakistan sono stazioni di riferimento nell’ambito del progetto CEOP , parte del Global Energy and Water Cycle EXperiment (GEWEX) del World Climate Research Programme (WCRP) del WMO. All’inizio del 2008 Ev-K2-CNR ha inoltre promosso l’avvio di un gruppo di lavoro denominato “CEOP-High Elevations”, dedicato alla comprensione del contributo delle alte quote nell'ambito della valutazione dei bilanci di energia e acqua a livello globale promossa da CEOP.
In ambito SHARE vengono effettuate campagne periodiche di monitoraggio di ghiacciai e laghi nelle aree di studio. Due laghi in particolare, Inferiore e Superiore, situati nei pressi della Piramide sono stati inclusi nel programma ILTER, una rete internazionale di monitoraggio ecologico.
ATTIVITÁ PREVISTE
Le attività del progetto sono organizzate in quattro principali settori d’azione:
1. Ricerca Scientifica
2. Sistema Tecnologico
3. Sistema Informativo
4. Capacity Building
1. Ricerca Scientifica
Per studiare i cambiamenti climatici negli ecosistemi montani e al fine di meglio comprendere processi e fenomeni in atto, è necessario un approccio integrato basato su osservazioni a lungo termine assieme ad un’adeguata modellistica climatica. Sulla base di tali informazioni è di conseguenza possibile una migliore definizione e messa punto delle opportune strategie di mitigazione.
Grazie all’eccellenza e unicità dei dati raccolti nelle sue stazioni in Italia, Asia e Africa, SHARE è divenuto un punto di riferimento nel contesto internazionale. Infatti, il contributo dell’Italia a programmi di monitoraggio integrati quali UNEP-ABC, WMO-GAW, WCRP-GEWEX-CEOP, NASA-AERONET, ILTER, EUSAAR, ACCENT è stato reso possibile principalmente grazie a SHARE.
La ricerca scientifica condotta nell’ambito di SHARE è volta a:
- Analizzare l’influenza dei processi antropogenici e naturali continentali, con particolare attenzione alle regioni montane
- Studiare le interazioni tra le regioni montane e la circolazione atmosferica globale
- Caratterizzare le proprietà fisiche, chimiche e ottiche dell’aerosol e le relative variazioni
- Studiare la variabilità stagionale degli inquinanti atmosferici e dei composti climalteranti
- Caratterizzare la chimica delle deposizioni umide (piogge e nevi)
- Valutare il bilancio di massa ed energia di apparati glaciali e conseguenti rischi per l’uomo (Glacier Lake Outburst Flood – GLOF) e studiare i ghiacciai debris covered ed il ruolo del detrito nei processi ablativi
- Monitorare le variazioni geometriche di ghiacciai, rock-glaciers e morene
- Mettere a punto modelli idrogeologici riguardanti i flussi idrici per l’analisi dei fattori di rischio
- Studiare le catene trofiche lacustri e l’accumulo di biomassa nei sedimenti in risposta a fattori naturali o di disturbo
- Individuare aree a rischio di pericoli naturali (frane, movimenti tettonici e sismici) mediante il monitoraggio geodetico ambientale
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2. Sistema Tecnologico
Tra le cause principali dell’attuale incompleta conoscenza dei processi climatici e ambientali che caratterizzano le regioni montane vi sono le oggettive difficoltà nell’eseguire misurazioni in continuo in alta quota, specialmente in aree montane di paesi in via di sviluppo. Al fine di favorire l’elaborazione di strategie di adattamento e mitigazione, risultano particolarmente importanti l’impiego e l’applicazione di tecnologie avanzate per il monitoraggio dei cambiamenti climatici nelle aree d’alta quota. L’applicazione della tecnologia nei paesi in via di sviluppo, qualora svolta in collaborazione con le istituzioni scientifiche locali, può inoltre contribuire a colmare il divario tecnologico.
Per rispondere a queste esigenze verrà realizzato un sofisticato sistema tecnologico denominato “Nano-SHARE”, che nasce per superare le difficoltà legate all’installazione e al funzionamento delle stazioni di monitoraggio nelle località d’alta quota. Nano-SHARE sarà progettato per operare in condizioni ambientali estreme, tenendo conto delle difficoltà logistiche di trasporto del materiale scientifico in luoghi remoti d’alta quota, oltre a quelle tecniche, quali problemi legati all’alimentazione energetica e alla necessità di trasmissione delle informazioni in tempo reale.
Questo innovativo e tecnologicamente avanzato sistema di monitoraggio ambientale e geofisico integrato sarà modulare ed estremamente agile, così da consentire di eseguire misurazioni in siti dove la realizzazione di un laboratorio attrezzato o di una stazione standard risulterebbe troppo difficoltosa e/o costosa. Inoltre, il sistema utilizzerà esclusivamente fonti energetiche rinnovabili assicurando un basso impatto ambientale.
3. Sistema Informativo
La creazione di sistemi informativi elettronici e banche dati accessibili agli enti governativi e agli istituti di ricerca scientifica, facilita la diffusione delle conoscenze, contribuendo a migliorare la comprensione dei fenomeni legati ai cambiamenti climatici e della mitigazione degli effetti. Allo stato attuale non sono tuttavia presenti sistemi informativi dedicati e integrati riguardanti informazioni sul monitoraggio ambientale in montagna, neppure in contesti molto attenti alle questioni ambientali, quali l’Europa.
In ambito SHARE verrà dunque sviluppato un sistema informativo elettronico dedicato all’ambiente montano. I dati saranno raccolti e organizzati in un sistema sinergico e integrato, consentendo così ai ricercatori di ottimizzare i propri investimenti e organizzare in modo armonico i database e migliorare la collaborazione. Il sistema sarà reso accessibile anche agli stakeholder interessati, quali rappresentanti di governi, gestori di reti, consulenti, istituti di ricerca scientifica governativa e non, e tutti coloro i quali siano interessati allo sviluppo sostenibile dell’ambiente.
4. Capacity Building
Gli effetti dei cambiamenti climatici e le conseguenze dell’uso improprio delle risorse montane devono essere tenuti in considerazione nella gestione e pianificazione sia a livello politico che amministrativo. È perciò necessario un rafforzamento della capacità dei paesi di integrare tali informazioni all’interno dei processi di sviluppo nazionale e internazionale. Istituzioni e società si stanno attrezzando per affrontare il problema del global change, mettendo in campo politiche di riduzione di emissioni degli inquinanti e avviando l’adeguamento delle strutture e degli stili di vita ai cambiamenti socio-ambientali in corso.
SHARE continuerà a supportare lo sviluppo sostenibile delle regioni di montagna e migliorare i sistemi di gestione ambientale delle popolazioni locali attivando meccanismi di trasferimento di tecnologie e competenze riguardanti le scienze ambientali e geofisiche. Sono state , infatti, promosse attività di capacity building istituzionale e meccanismi di trasferimento tecnologico, attraverso il coinvolgimento di enti decisori e istituti di ricerca locali, in particolare in paesi in via di sviluppo e in economie di transizione. Come indicato nell’Agenda 21, si è costruita “capacità scientifica” di tecnici e ricercatori locali attraverso la partecipazione diretta in attività di ricerca e fornendo formazione “on the job”.
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