Seed Contesto 

Contesto e Background

Il Gilgit-Baltistan è la provincia più settentrionale del Pakistan, un paesaggio mozzafiato, caratterizzato dall'incontro di tre delle catene montuose più grandi del mondo - Himalaya, Hindu Kush e Karakorum - e circondato dal ghiacciaio maggiormente esteso del nostro pianeta, al di fuori delle regioni polari. La maggior parte delle cime che percorrono la regione, sono al di sopra dei 1500 metri s.l.m. e più della metà dell’area è situata al di sopra i 4500 metri s.l.m. e comprende ben 5 dei 14 ottomila della Terra: K2, Nanga Parbat, Gasherbrum I e II e Broad Peak.

Il Central Karakorum National Park, la più vasta area protetta del Pakistan è situato nel nord est del Gilgit-Baltistan. Con i suoi 10.000 km2, il Central Karakorum National Park è il più grande parco del Pakistan. Rientra nei distretti amministrativi di Gilgit, Skardu e Ghanche. Nelle aree adiacenti al CKNP sono situati circa 230 villaggi, 97.608 abitanti e 13.159 famiglie. Confina a nord con la Cina e ad est con il Ladakh e il Kashmir. Grazie ai maestosi ghiacciai del Baltoro e del Biafo, alla diversità di fauna e flora, la starordinaria bellezza  del Central Karakorum National Park, dai selvaggi e incontaminati paesaggi montani e le maestose vette, non ha rivali al mondo.


Nonostante la popolazione del Gilgit-Baltistan sia relativamente piccola, essa è linguisticamente ed etnicamente molto diversificata. La varietà linguistica che caratterizza quest'area, ben dodici sono infatti i dilaetti che vengono parlati oggi giorno,  è rappresentativa della lunga e turbolenta storia di questa regione, che si distingue anche per i numerosi siti che testiomniano la ricchezza di queste terre anche da un punto di vista storico, culturale e architettonico.

La bellezza selvaggia e incontaminata di questa provincia ha però dei lati negativi per le popolazioni che abitano queste aeree: la distanza dai centri che forniscono i servizi primari, quali educazione, salute, attività commerciali,  è sicuramente uno di tali aspetti. Le fonti di guadagno sono rare. In questo clima di montagna rigido e secco perfino l’agricoltura di sussistenza è difficoltosa e le malattie possono facilmente portare a gravi patologie croniche o alla morte. Tutti questi elementi fanno sì che la vita degli abitanti del Central Karakorum National Park sia costantemente sull’orlo della povertà.
 
Non stupisce che dal 2004 il Poverty Reduction Strategy Paper (PRSP) del Governo pakistano registri le regioni rurali del distretto del Gilgit-Baltistan come quelle con il terzo tasso di povertà più alto del paese, dopo FATA e NWFP.

Il Gilgit-Baltistan ha un ruolo unico e critico da svolgere nell’ambito dello sviluppo sostenibile del Pakistan. Nonostante la provincia si estenda lungo un’area geografica relativamente piccola, essa accoglie il bacino vitale del fiume Indo, un’importante risorsa idrica per l’agricoltura del Pakistan e per la produzione di energia idroelettrica. Il Gilgit Baltistan ospita anche le più importanti foreste naturali del paese, vaste riserve minerali e un patrimonio unico in termini di biodiversità. Lo spettacolare scenario naturale e il ricco patrimonio culturale e archeologico fanno del Gilgit-Baltistan una delle mete turistiche più visitate del paese.

Il Central Karakoram National Park (CKNP) è stato ufficialmente costituito quale Parco Nazionale nel 1993.
L'area del Parco si caratterriza negativamente per un'idiscriminato sfruttamento delle risorse naturali, dovuto sia ai tradizionali diritti di usufrutto degli abitanti locali, sia alle necessità di quanti visitano queste zone. L’uso insostenibile delle risorse e le pratiche di un turismo non sostenibile, sono da considerarsi le principali minacce per l’ecosistema locale.

Le organizzazioni governative e non governative hanno lavorato per oltre un decennio su scala locale al fine di migliorare la situazione economica, sociale e ambientale dell’area del CKNP. Tutti gli interventi hanno un obiettivo comune, ma non esiste una struttura in grado di coordinare le diverse attività e strategie. Le organizzazioni internazionali e le compagnie turistiche non hanno un contesto legislativo di riferimento, dal momento che l’unica legge sui parchi, il Northern Areas Wildlife Preservation Act del 1975, non si è mai dimostrata molto efficace.

Al fine di colmare queste lacune e acquisire un migliore coordinamento dei vari interventi mirati alla costituzione del CKNP, nel giugno 2007 la Northern Areas Administration aveva approvato il progetto “Participatory Management and Development of Central Karakoram National Park (CKNP)”; questa iniziativa quinquennale era supportata dal progetto HKKH Partnership, dal WWF Pakistan e dal progetto Karakorum Trust. I partner del CKNP hanno contribuito all’implementazione delle attività secondo quanto concordato nel documento progettuale CKNP. Due dei progetti principali, Karakorum Trust e HKKH Partnership, si sono coclusi e a causa della mancanza di fondi, le attività del PC-1 avrebbero dovuto sostanzialmente essere ridotte o lasciate cadere del tutto. In particolare risluta necessario assicurare la capacità di implementare i regolamenti del CKNP e di gestire il (futuro) parco affinchè  processo di pianificazione del CKNP abbia successo, elemento importante per lo sviluppo economico e la sussistenza delle comunità della buffer zone del CKNP. Per queste ragioni il progetto SEED porterà a termine le attività del PC-1 legate alla capacity building della direzione del CKNP.

Ecco da dove ha inizio il progetto SEED…

Comprendendo a pieno la stretta conessione che esiste tra alleviamento della povertà, sviluppo socio-economico delle popolazioni locali, ricerca ambientale e conservazione della risorse naturali, il progetto SEED si adopera per favorire uno sviluppo integrato a livello sociale, economico e ambientale, del Central Karakorum National Park.

Per perseguire tale obbiettivo, il progetto opera secondo le priorità definite nel piano di implementazione dell’Agenda 21, nata nel corso del Summit Mondiale per lo Sviluppo Sostenibile del 2002:

“Un approccio integrato è necessario per conservare, accrescere e utilizzare le risorse naturali: terra, acqua, piante, animali e risorse umane. Oltre a ciò, promuovere opportunità alternative di sussistenza, in particolare attraverso lo sviluppo di piani di occupazione che incrementino la produttività di base , avrà un ruolo significativo nel miglioramento dello standard di vita della vasta popolazione rurale che vive negli ecosistemi montani. (…) Fondamentali risultano informazioni specifiche su ecologia, potenziale delle risorse naturali e attività socio-economiche. Un determinato versante montano può racchiudere diversi sistemi climatici (tropicale, subtropicale, temperato e alpino) ognuno dei quali rappresenta un microcosmo di una più vasta varietà di habitat. Comunque la conoscenze sugli ecosistemi montani .”

Negli ultimi 20 anni Ev-K2-CNR ha supportato il Gilgit-Baltistan grazie ad attività di ricerca rivolte allo sviluppo delle comunità, al miglioramento del settore turistico, alla conservazione del patrimonio culturale e alle facilitazioni per le piccole imprese, in collaborazione con organizzazioni e istituzioni sia italiane che pakistane e ovviamente con il supporto della provincia del Gilgit-Baltistan.

Ev-K2-CNR ha finalmente l’opportunità di catalizzare queste esperienze maturate in diversi settori e ampi  network in un unico progetto olistico su larga scala contribuendo in maniera incisiva al miglioramento della qualità della vita per la popolazione locale,  nonchè dell’economia, ma anche per favorie la conservazione delle risorse naturali di quest'area, che hanno valore a livello globale.

Ev-K2-CNR ha trovato nella Karakorum International University (KIU), nata propio nel cuore del Gilgit-Baltistan, il partner ideale per il progetto SEED, condivdendo una visione e un approccio comuni. Il mandato della KIU è quello di supportare lo sviluppo della  provincia del Gilgit-Baltistan impartendo alla gioventù locale le conoscenze scientifiche necessarie allo sviluppo socio-economico e ambientale della loro terra. La collaborazione con la Karakorum International University rende il progetto SEED intrinsecamente sostenibile.

 
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